Il mio prossimo di Parise Tullio
Il mio prossimo
Chi sono io
se non frammenti di te
che stacco dalla tua figura
continuamente,
che rubo dalla tua anima
furtivamente,
che nascondo nel mio cuore
gelosamente?
Non te ne sei mai accorto
e non ti ho mai deprivato di quanto ti ho preso.
E tu, generoso inconsapevole, hai dato e dato
e dato senza esaurirti.
E chi sei tu,
invece, se non lo specchio in cui scorgo me stesso
il bicchiere in cui verso i pezzi
della mia esistenza,
l’armadio in cui ripongo parte
del mio spirito?
Tu ti dai e mi costruisci
giorno dopo giorno,
silenziosamente.
Senza di te sarei scatola vuota,
ruscello in secca
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